Adesivi, volantini, manifesti. Da tempo imprecisato la nostra città ne è invasa in ogni luogo: serrande, cassette postali, pali della luce, contatori e ogni altra superficie sono ricoperti da materiale pubblicitario abusivo, diventato giorno dopo giorno così numeroso da essere invisibile, da far parte dell’estetica degradata delle nostre strade.
Ma qui, il discorso non è estetico. È etico. Gli adesivi come le scritte e gli pseudo graffiti, parlano dell’abisso di inciviltà che deturpa i nostri quartieri e di cui i cittadini evidentemente non hanno piena coscienza e totale indignazione.
Non si tratta solamente di una problematica di natura estetica, ma di un sistema di illegalità diffuso e strutturato costituito da attività di ricettazione, di inquinamento del suolo pubblico, di abbandono di materiali ingombranti nelle aree verdi o di fianco ai cassonetti (pensiamo ai tanti svuota cantine che offrono i loro servizi a prezzi irrisori) nella totale indifferenza nei confronti di uno smaltimento compatibile. Attività strutturate spesso interamente sul lavoro nero, costretti per necessità ad accettare compensi irrisori all’interno di azioni illegali.
Un passo importante per contrastare tutto questo spetta a ciascuno di noi, innanzitutto come cittadino, segnalando alla Polizia Locale adesivi, volantini e manifesti affissi abusivamente e poi rimuovendoli dando così un forte segnale di contrasto a chi crede impunemente di poter fare ciò che vuole del nostro territorio.